di Claudia Scorza

Nel 2022 Ab InBev mette a segno performance positive: i ricavi crescono dell'11,2%, mentre i volumi totali aumentano del 2,3%, con l'Ebitda normalizzato in incremento del 7,2%.

Nonostante il 2022 sia stato caratterizzato da diverse sfide, tra cui le incertezze economiche, gli elevati costi di produzione e le interruzioni della catena di fornitura che hanno continuato a limitare il pieno potenziale di crescita, la società ha registrato una crescita di Ebitda in linea con le aspettative di medio termine e per l’anno precedentemente comunicate tra il 4 e l’8%.

A livello europeo, Ab InBev ha conseguito risultati finanziari e operativi coerenti. La sua formula di crescita nella regione semplice e replicabile su larga scala è incentrata sui marchi globali e premium e superpremium, che ad oggi rappresentano oltre il 55% dei ricavi, con un aumento di 5 punti percentuali rispetto ai periodi pre-Covid.

Quanto al mercato italiano, il 2022 per la birra è stato un anno caratterizzato da due fondamentali macro-trend: da un lato, il sostanziale recupero del mondo Horeca rispetto ai livelli pre-pandemici e, dall’altro, la spinta inflattiva che ha caratterizzato soprattutto la seconda metà dell’anno.

In un contesto di grande instabilità, la categoria si è dimostrata resiliente, registrando non solo un aumento totale dei volumi di vendita rispetto all’anno precedente, ma anche un guadagno della quota consumi rispetto alle altre bevande alcoliche (vino, spirits e ready-to-drink cocktails), in linea con i trend di lungo periodo.

A livello di canali di vendita, la grande distribuzione ha registrato una leggera contrazione di volumi pari a -2,6% rispetto all’anno precedente, mentre l’Horeca, grazie al rimbalzo post-Covid e a una stagione estiva particolarmente di successo, è ritornato ai volumi pre-pandemia (-0,6% vs 2019), rilevando +31,5% a volume rispetto al 2021.

Per Ab InBev, il 2022 è stato un ulteriore anno di conferma in Italia: la strategia focalizzata sui brand premium e superpremium continua a incontrare il gradimento dei consumatori italiani. Sulla grande distribuzione i brand Corona, Leffe e Beck’s Unfiltered hanno registrato un aumento di +0,1 punti percentuali di quota volume, facendo rimanere l’azienda stabile come terzo produttore a volume del Paese. Sul fuori casa, la strategia incentrata sulla qualità di Stella Artois, sull’occasione del pasto con Leffe e sull’aperitivo con Corona, hanno portato un aumento di quota volume di ben +0,9 punti percentuali rispetto al 2019, con un particolare exploit del formato fusto dove il guadagno è stato di +2,5 punti percentuali.

«Nel 2022 i consumatori hanno continuato a premiare la nostra strategia incentrata sui brand premium e superpremium, volta a valorizzare la qualità dei nostri prodotti e che si abbina perfettamente al gusto del bere responsabile», dichiara Arnaud Hanset, ad e country director di Ab InBev Italia. «Ne sono testimonianza la crescita nella grande distribuzione con Corona, Leffe e Beck’s Unfiltered – innovazione dell’anno – e nel fuori casa, con brand come Stella Artois, Leffe e Corona. Dinamiche che si inseriscono in un contesto positivo per l’intero settore della birra, di cui vogliamo continuare a essere player trainante».