di Claudia Scorza

Coal, protagonista della distribuzione organizzata del centro Italia, supera la soglia dei 290 milioni di fatturato e chiude un bilancio molto positivo.

Il risultato operativo lordo è stato di oltre 4 milioni di euro, mentre l’Ebitda si attesta sui 5,5 milioni di euro. L’utile netto è pari a 1,1 milioni di euro, interamente accantonato a riserva fatto salvo il 3% da destinare ai fondi mutualistici.

Il patrimonio della cooperativa, anch’esso in incremento, ha toccato i 66 milioni di euro. Tutto questo dopo aver liquidato ai propri soci premi e ristorni per un valore di oltre 18 milioni di euro. La posizione finanziaria netta della società permane in equilibrio nonostante i rilevanti investimenti operati nel corso dell’anno, oltre 11 milioni di euro (considerando anche gli incrementi di partecipazioni societarie).

I dati testimoniano una crescita che si consolida anno dopo anno: con la sua rete di vendita che conta oltre 320 store in 6 regioni e nella Repubblica di San Marino con i marchi Coal, Eccomi e il Buongustaio, nel 2021 ha espresso un fatturato alle casse di circa 450 milioni.

Insieme all’approvazione del bilancio 2021 i soci della cooperativa sono stati chiamati a eleggere il nuovo consiglio d’amministrazione. Alla guida è stato confermato come presidente, per il sesto mandato consecutivo, Carlo Palmieri, che afferma: «Siamo molto orgogliosi di questo risultato. In un anno molto complesso, dettato dalla difficile situazione pandemica e da una lenta ripartenza, Coal è riuscita a crescere incrementando oltre agli utili anche il patrimonio stesso della cooperativa. Un risultato che testimonia la bontà degli investimenti operati durante l’anno e il grandissimo impegno di tutti i lavoratori».

La cooperativa marchigiana, con sede a Camerano (An), operante nel mondo della distribuzione alimentare, è tornata a far parte nel 2021 delle imprese socie di Gruppo VéGé. VéGé, per l’ottavo anno consecutivo, ha registrato una crescita, con un fatturato al consumo di 11,95 miliardi di euro, pari a un incremento complessivo del 5,9% e un incremento, a parità di rete distributiva, del +3,1% rispetto al 31 dicembre 2020. Il gruppo, dal gennaio 2022, si colloca al primo posto in Italia per numero di punti vendita (con oltre 3.800 unità), occupando la quinta posizione nel canale dettaglio con una quota di mercato del 7,5%.