Inizia un nuovo corso per il Consorzio di Tutela del Salame Sant’Angelo Igp che nomina l’imprenditore Gaetano Caputo alla presidenza (un ruolo che anni fa ricoprì anche il padre Salvatore).

Il mandato è per tre anni, periodo in cui Caputo intende sviluppare una strategia mirata a valorizzare il consorzio e il prodotto ad esso legato, ossia il salame Sant’Angelo igp (indicazione geografica protetta), puntando sulla comunicazione e sulla possibilità di accedere a bandi e finanziamenti per realizzare nel concreto i suoi obiettivi.

Il Salame Sant’Angelo igp è un insaccato, a grana grossa, ottenuto dalla lavorazione di tagli pregiati provenienti da suini di razza Large White e Landrace Italiana, Duroc o ad altre razze ritenute compatibili con il suino pesante italiano. È prodotto nel territorio del comune di Sant’Angelo di Brolo in provincia di Messina, in Sicilia, antico borgo a 400 metri sul livello del mare, nel Parco Naturale dei Nebrodi.

Per preservare questo prodotto e tutelarlo, è nato (negli anni 2000) il Consorzio del Salame Sant’Angelo che nel 2008 ottiene la certificazione igp e su questo disciplinare i produttori ne continuano la produzione seguendo regole rigide nel pieno rispetto della tradizione. Il Consorzio è composto dalle cinque aziende produttrici di questo salume.

Gaetano Caputo, classe 1991, è imprenditore e produttore stesso del Salame Sant’Angelo igp.