Volano le vendite oltrefrontiera di prodotti lattiero caseari italiani. Nel corso del 2010, l’export di formaggi ha superato le 272.000 tonnellate generando ben 1,6 miliardi di euro di fatturato, mettendo a segno un +8% in volume e un +15% in valore rispetto all’anno precedente.

Particolarmente positivi i dati delle vendite di formaggi italiani nei tradizionali mercati di sbocco, come Francia (+11% in volume nel 2010), Germania (+12,8%), Gran Bretagna (+8,6%) e Stati Uniti (+7,3%). Questa brillante performance ha consentito al comparto dei formaggi di chiudere per il secondo anno consecutivo con la bilancia commerciale in attivo per 154 milioni di euro, com’è emerso dai dati presentati durante l’assemblea annuale di Assolatte, tenutasi il 15 giugno a Milano.

Sul fronte del mercato interno, il 2010 è stato caratterizzato da consumi stabili, quando non in calo, e da una concorrenza sempre più agguerrita.

L’evoluzione e lo sviluppo del settore lattiero caseario passano attraverso due direttrici: la crescente domanda di prodotti ancora più adatti alle esigenze del consumatore moderno e alle richieste della gdo, dove viene realizzato quasi l’80% del giro d’affari delle aziende lattiero casearie, e il proseguimento dello sviluppo dei mercati esteri, dove i formaggi italiani riscuotono successi crescenti e continuano ad aumentare sia il volume d’affari che il numero dei mercati di sbocco.