Prodotti buoni, che facciano bene. A Imola, sede della cooperativa agroalimentare CLAI, questo imperativo si respira nell’aria fin dalla fondazione nel 1962 e in vista di ogni Natale, se possibile, acquista ancora più valore. Anche quest’anno si è allora

La cooperativa agroalimentare Clai ha deciso di rinnovare la collaborazione con Banco Alimentare che permetterà di donare, come ormai da tradizione, 250mila* pasti alle persone in difficoltà attraverso le strutture caritative convenzionate.

A differenza degli anni passati, l’impegno di Clai stavolta è riversato per la maggior parte (una quota dell’80% dell’intero contributo, pari a 200mila pasti) su un territorio particolare, quello dell’Emilia-Romagna. Il motivo va cercato in ciò che è successo a maggio, quando l’alluvione ha portato dramma e devastazione per un numero enorme di famiglie e aziende. Sono in tanti – ancora oggi, a mesi di distanza – a dover fare i conti con le conseguenze di quella catastrofe.

Questa ulteriore dimostrazione del gemellaggio proficuo fra Clai e Banco Alimentare assume un valore diverso dal solito anche per via del fatto che, con il contributo per il Natale 2023, il totale dei pasti donati dalla cooperativa agroalimentare in cinque anni di collaborazione raggiunge l’importante e simbolica quota di oltre un milione e mezzo. Un piccolo ma concreto contributo per supportare l’attività meritoria di Banco Alimentare, che nel corso del 2022 ha dato una mano a oltre 1,75 milioni di persone con 110mila tonnellate di cibo distribuite.

Da sempre all’interno della cooperativa imolese c’è la ferma convinzione che la bontà di ogni prodotto debba corrispondere a una generazione di benessere più generale per la comunità. Prodotti buoni, che facciano bene: è questo, per Clai, il modo giusto di intendere il ruolo di una cooperativa nella comunità.