Lo studio condotto dall’area research di Banca Monte dei Paschi di Siena ha analizzato le prospettive del comparto vitivinicolo italiano. Il fatturato si attesta a 13,5 miliardi di euro l’anno, di cui 3,5 derivanti dall’export e andando a costituire la prima voce delle esportazioni italiane. La Penisola, con oltre 47 milioni di ettolitri, copre il 17% della produzione mondiale e circa il 30% dell’Ue, con circa il 60% dei raccolti destinato alla produzione di Doc, Docg e Igt. Tra i canali, la gdo incide per il 45% delle vendite seguita dal canale dall’horeca con il 32% e dalle vendite dirette con oltre l’8%. Il consumo passa dai 45 litri pro capite del 2007 ai 43 del 2009 e con la prospettiva di scendere sotto i 40 nel 2015. Il futuro del settore vitivinicolo, conclude lo studio, è pertanto sempre più legato all’export, con una costante crescita del consumo di vino nei Paesi emergenti, a cominciare da Brasile, Russia, India e Cina, con quest’ultima che ha segnato un +70% nella prima parte del 2010. Nel complesso l’export è cresciuto di oltre l’8% sia a volume che a valore, spinto dei Paesi Terzi (+16,4%) a fronte di un recupero più contenuto dell’Ue (+2,4%).