Decisamente ieri è stata una giornata ricca di colpi di scena per Ikea. Oltre al passaggio di mano dal fondatore, Ingvar Kamprad, al posto del quale subentrano i tre figli Peter, Jonas e Mathias, è stato presentato un ottimo bilancio ma, soprattutto, è stato designato il successore di Mikael Ohlsonn, attuale ceo. Il nuovo direttore generale e amministratore delegato è Peter Agnefjall, 41 anni, capo dell’area Svezia, parcheggiato nel prestigiosissimo incarico di vicedirettore, in attesa dell’1 settembre 2013, quando assumerà le due cariche più elevate della dirigenza.
Ma chi è Peter Agnefjall? Intanto un giovane veterano del colosso svedese, dove milita da più di vent’anni, raggiungendo nel 2008 il ruolo di assistente del patron Ingvar e dello stesso Ohlsonn. I due sono molto amici e non c’è dunque rivalità, anche perché Mikael lascia Ikea di propria spontanea volontà e si candida a tutor del collega: “Sarà un piacere lavorare con lui nel corso dei prossimi 11 mesi per garantire un buon passaggio di consegne. Peter ha un forte impegno verso l’azienda ed è un buon leader, che continuerà a sviluppare il gruppo in modo positivo”, dichiara alla stampa internazionale. Una curiosità: Peter, fra i suoi numerosi incarichi, è stato anche store manager in Italia.
Chiudiamo con i dati di vendita dell’esercizio chiuso il 31 agosto 2012: fatturato in crescita del 7%, fino a 25,1 miliardi di euro, un segnale che conferma, raddoppiandolo, quello del 2010-2011, che aveva chiuso con un progressione del 6,9%. Un anno buono, conferma Ohlson, nel quale sono state guadagnate quote in tutti i Paesi in cui la multinazionale è attiva.
Ma chi è Peter Agnefjall? Intanto un giovane veterano del colosso svedese, dove milita da più di vent’anni, raggiungendo nel 2008 il ruolo di assistente del patron Ingvar e dello stesso Ohlsonn. I due sono molto amici e non c’è dunque rivalità, anche perché Mikael lascia Ikea di propria spontanea volontà e si candida a tutor del collega: “Sarà un piacere lavorare con lui nel corso dei prossimi 11 mesi per garantire un buon passaggio di consegne. Peter ha un forte impegno verso l’azienda ed è un buon leader, che continuerà a sviluppare il gruppo in modo positivo”, dichiara alla stampa internazionale. Una curiosità: Peter, fra i suoi numerosi incarichi, è stato anche store manager in Italia.
Chiudiamo con i dati di vendita dell’esercizio chiuso il 31 agosto 2012: fatturato in crescita del 7%, fino a 25,1 miliardi di euro, un segnale che conferma, raddoppiandolo, quello del 2010-2011, che aveva chiuso con un progressione del 6,9%. Un anno buono, conferma Ohlson, nel quale sono state guadagnate quote in tutti i Paesi in cui la multinazionale è attiva.
