Magari Gran Chianina o Gran Piemontese, ma di carne al fuoco di Oscar Farinetti ce n’è parecchia e di lui, nel bene e nel male, si parla sempre. Nel male perché in rete, durante il week end, è circolata la notizia, fondata ma un po’ tendenziosa, della vicinanza fra il maxi inceneritore della multiutility Hera e la sua Fabbrica italiana contadina, il cosiddetto Fico di Bologna. Ne ha parlato nientemeno che Panorama . Tendenziosa perché? Perché, a parte l’analoga militanza politica dei due soggetti, l’Oscar nazionale ha dichiarato – per quale motivo non credergli, visto che l’immagine della struttura un po’ ci perde? – di esserne all’oscuro, e specie perché l’impianto di Hera non sembra presentare alcun elemento di pericolosità.

Nel bene perché l’Ansa ha rilanciato una notizia anticipata il 31 gennaio da Scattidigusto.it. E’ in dirittura di arrivo, e questa volta non ci sono condizionali, l’accordo con Auchan, dopo quello con Ikea, per vendere, da marzo, prodotti scelti del made in Italy sugli scaffali internazionali del colosso francese. Non solo “made in Eataly”, ma anche made in Farinetti, visto che molte scelte saranno seguite e curate personalmente dall’imprenditore-gourmand.

La gamma di prodotti è già da un po’ di tempo in fase di test presso Auchan Porta di Roma, alla Bufalotta, un centro commerciale da oltre 96.000 mq di gla, con un mall da 220 negozi.

La zona Eataly spazia sull’italiano più italiano che ci sia, con un certa enfasi su sughi, pasta, tonno, olio extravergine, ma anche riso, grissini, torta sbrisolona ecc. Una scelta che fa davvero pensare a un target destinato ad andare ben oltre a quello italiano.