Ikea scommette sullo sviluppo in Italia, dove annuncia un investimento di 1 miliardo per realizzare più di una decina di aperture in tempi relativamente brevi: a Pescara, Pisa, Roma ecc.
Nel frattempo è in dirittura di arrivo il punto di vendita di Chieti, già ultimato e per il quale sono già state chiuse le candidature dei futuri impiegati.

Nonostante questo la multinazionale svedese continua a vivere un drammatico conflitto con le amministrazioni locali. Mentre il nodo della struttura di Vecchiano, che ha alle spalle una controversia di 6 anni, si è appena sciolto, con un dirottamento su Pisa, zona Navicelli, si aprono altri due fronti, uno a Treviso e uno a Paderno Dugnano (Mi).

Nella città veneta la proposta è di creare un vero centro commerciale, con Ikea come locomotiva, che libererà 1.300 posti, indotto compreso. Tuttavia i sindacati e le associazioni dei commercianti e degli artigiani, si oppongono fermamente, in quanto la struttura non rientra nel piano regolatore e, trovandosi all’incrocio fra due arterie a larghissimo circolazione – la A4 e il raccordo Treviso-Venezia -,  potrebbe avere ripercussioni pesanti sul traffico. Sarà comunque la Regione a dire l’ultima parola.

Nel milanese, fra Paderno e Cormano, il motivo del contendere sembra essere ancora la viabilità, ma soprattutto la destinazione d’uso del terreno per cui gli svedesi hanno manifestato interesse, ossia una zona agricola,  mal servita dalle strade. Il sindaco ha già detto no, e tuttavia molti si interrogano su un punto: è poi tanto saggio perdere opportunità di lavoro in un momento di crisi economica come questo? Tant’è vero che la giunta di Cormano è invece favorevole al sì.

Insomma la saga continua e i rapporti tra gli enti locali e Ikea continuano a essere roventi. Del resto quello delle autorizzazioni edilizie resta uno dei punti più dolorosi per tutta la grande distribuzione.