La domanda è: fino a che punto due soli esercizi, per quanto enormi, sono rappresentativi dello stato di salute di un gruppo molto ramificato in Area 2 e in Emilia Romagna? Eppure, secondo le organizzazioni sindacali lo stato di salute c’è eccome, e nonostante ciò la cooperativa si sta comportando in modo simile a quello di un’azienda.
Coopnordest, riporta tra le altre fonti “Parma Today”, ha disdetto in modo unilaterale, nonostante un aumento di vendite complessivo quantificato nell’1,6%, il contratto integrativo. Scrive il quotidiano online: “Un clima rovente quello tra i lavoratori, dopo mesi di trattative iniziate l’1 marzo scorso quando Coop Nordest ha deciso di aprire i punti vendita la domenica, ma anche abbassando la maggiorazione prevista per il lavoro domenicale al 35%, invece del 135% del contratto. Trattative concluse a maggio senza giungere ad alcun accordo, perché, lamentano i sindacati, da parte di Coop non ci sarebbe stata la volontà di concedere quanto richiesto dai lavoratori per garantire migliori condizioni lavorative”.
Tuttavia il dialogo fra le parti sociali dovrebbe riprendere presto: il 17 ottobre è previsto un incontro fra la Cooperativa e i soci lavoratori, che segnerà almeno la ripresa delle trattative. Se non sarà così sarà battaglia, annunciano comunque i sindacati.