L’Italia si è già adeguata alle moderne logiche degli orari commerciali, che prevedono una completa deregulation, senza riguardo per i giorni festivi. La Spagna ha in corso un solido progetto di legge e in Francia sono partite, a Marsiglia, le prime timide prove.
Si rema contro, invece, nella piccola Svizzera che, sebbene patria del liberismo economico, ha dato un taglio secco agli opening, in Canton Ticino, di centri commerciali, negozi e outlet. Mentre si accendono le vibrate proteste di grandi strutture come Fox Town di Mendrisio (50.000 mq e 285 milioni di franchi di fatturato, 235,5 milioni di euro), che per giunta ha dovuto anche digerire un calo di fatturato del 9% nel 2011, o del nuovo shopping center Polaris-Ovale di Chiasso, il Dfe (Dipartimento cantonale delle finanze e dell’economia), dichiara che da ottobre verrà applicata rigorosamente la legge federale che vieta il lavoro domenicale.


E dire che, in agosto, proprio dalla Svizzera erano sorte molto lamentele, sull’esodo dei cittadini locali verso le mega strutture della vicina Italia, favorite dalla completa deregulation, che fra l’altro prevede chiusure a tarda ora, a volte fino alle 22 o anche alle 24 per le zone ristorative, mentre nella Confederazione elvetica, comunque, anche nei giorni di deroga le serrande calano alle 19 esatte.
Ieri, 12 settembre, come riporta “Il Corriere di Como” la direttrice del Dfe, Laura Sadis, ha ancora difeso a spada tratta il blocco del lavoro dei commessi nella giornata domenicale. Nel mirino proprio Fox Town. «Da un lato dobbiamo salvaguardare la concorrenza, dall’altro ci hanno chiesto di mantenere l’eccezionalità delle aperture domenicali per il solo Fox Town, visto l’ampio consenso politico e sindacale che tale scelta riscuoteva. Ora, però, non è più sostenibile la pretesa che il Fox Town rappresenti un’eccezione».

Secondo Sadis l’ultima parola spetta solo al Governo federale, l’unico che può cambiare la legge. Abbastanza ambiguo l’atteggiamento dei sindacati, che da un lato lanciano accuse sui troppi benefici concessi al grande outlet di Mendrisio, mentre dall’altro lamentano il venire meno di un’opportunità commerciale per tutti.