di Claudia Scorza

Coop sta per varare una rivoluzione dell’offerta del proprio prodotto a marchio. Nato più di 70 anni fa, attualmente la quota del prodotto Coop si aggira intorno al 30% con un fatturato di circa 3 miliardi di euro, di cui il 40% della parte alimentare proveniente da filiere a completa tracciabilità.

L’assortimento, già ricco e articolato, si amplierà ulteriormente a partire da maggio ed entro i prossimi due anni grazie all’arrivo a scaffale di circa 5.000 nuovi prodotti, tra riformulazioni e cambi di packaging, che innoveranno l’offerta del 50%, andando a coprire interi segmenti di mercato un tempo non frequentati dalla marca di un distributore e ampliando significativamente le gamme già in essere per rispondere ai sempre più specifici bisogni di soci e consumatori.

A maggio e a giugno i primi slot a entrare in assortimento saranno i prodotti della prima colazione e, a cavallo dell’estate, toccherà a bevande alcoliche e analcoliche, pasta, primi piatti e condimenti.

Il tutto avverrà nel rispetto dello storico impegno di Coop e dei sei capisaldi del prodotto a marchio: bontà, convenienza, sicurezza, etica, ecologia e trasparenza. L’insegna ha, inoltre, l’ambizioso obiettivo di raddoppiare il fatturato della sua private label nell’arco dei prossimi quattro anni, passando dagli attuali 3 miliardi a 6 miliardi di fatturato.

L’estensione del prodotto a marchio porta con sé inevitabilmente un aumento della rete di imprese fornitrici: agli oltre 500 fornitori “storici” se ne aggiungono ora altri 250, creando così un tessuto produttivo imponente e, nella maggior parte dei casi, italiano, fatto per l’80% da imprese di medie e piccole dimensioni.

«È una partita decisiva quella che ci accingiamo a giocare. È un progetto preparato da tempo che pensavamo di attuare in una fase diversa da quella dell’iperinflazione e della guerra, ma crediamo che in una congiuntura economica così difficile i nostri soci e consumatori possano apprezzare quanto troveranno a scaffale perché il prodotto a marchio è davvero la migliore integrazione fra i valori di Coop e la convenienza», spiega Marco Pedroni, presidente Coop Italia e Ancc-Coop. «È un baluardo per la difesa del potere di acquisto, con prodotti Coop che permettono alle famiglie di risparmiare il 25-30% rispetto alla marca industriale, garantendo qualità e nuove prestazioni. Allargare la presenza di Coop sullo scaffale significa offrire alle persone più libertà di scelta sia in termini di tipologia di prodotti che di posizionamento di prezzo. Un valore indubbio di fronte a un’inflazione crescente che sta già determinando impatti negativi sul carrello della spesa, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione».

«Ciò che presentiamo oggi e che già i nostri soci e consumatori potranno vedere nei punti vendita dalle prossime settimane in avanti è frutto di un lavoro incredibile, sotterraneo, gigantesco che è partito più di un anno e mezzo fa nel post pandemia e che si protrae ancora oggi», aggiunge Maura Latini, amministratrice delegata di Coop Italia. «È un progetto di profondo cambiamento realizzato grazie alle competenze di prodotto e di analisi presenti in Coop Italia e dalle competenze di vendita presenti nelle nostre cooperative, un lavoro di squadra complesso ma ricco e produttivo. La nuova offerta prende forza dalla valutazione di ciò che sta succedendo nel mondo della grande distribuzione italiana che si sta profondamente trasformando: i discount continuano a crescere e sfiorano quote del 20%, gli acquisti in promozione sono tornati ad aumentare, negli ultimi 15 anni le marche hanno ceduto metà della loro quota di vendita. E in questo scenario così turbolento è arrivata prima la pandemia e ora la guerra. Noi ora stiamo guardando all’oggi, ma anche al futuro. Da questo lavoro ancora in corso nascerà sicuramente la nuova Coop; stiamo infatti ridisegnando i contenuti portanti dell’offerta dei nostri punti vendita in modo che siano efficaci per rispondere alle esigenze dei soci e consumatori. L’innovazione assieme alla solidità dei contenuti valoriali frutto della nostra storia sono le basi su cui poggia l’intero progetto».