di Federica Bartoli

Krombacher Italia ha archiviato lo scorso esercizio con un fatturato pari a 6,1 milioni di euro, in crescita del 19% sull’anno precedente. Secondo quanto riportato da Repubblica, nel 2023 il birrificio tedesco ha registrato vendite in Italia per oltre 45mila hl di birra, salendo del 12% sul 2022, risultato al quale ha contribuito in buona parte la diffusione nel canale horeca.

Per quanto riguarda i formati, la vendita di birra in fusto ha segnato un aumento del 17,5%, mentre le vendite in bottiglia hanno mostrato una diminuzione del 10%, in accordo con la strategia aziendale che prevede la riduzione della distribuzione nel canale off trade, che attualmente pesa meno del 5% del volume totale.

Cresce tra i consumatori la preferenza per la gamma Krombacher Pils, che segna circa l’85% delle vendite totatali di birra in fusto.

Da sottolineare anche le performance di Rhenania Alt, birra ad alta fermentazione del gruppo, che ha raggiunto ottimi livelli di vendita a un solo anno di distanza dal suo lancio sul mercato.

Nel 2023, inoltre, il brand tedesco ha lanciato in Italia Starnberger, piccolo birrificio artigianale bavarese: con un’esclusiva nel canale horeca - a partire dall’ultimo trimestre dell’anno - la distribuzione si è concentrata su alcune aree test del nostro Paese, con l’obiettivo di ampliare il raggio d’azione nel corso del 2024.

«Il 2023 ci ha dimostrato che la scelta strategica presa tre anni fa di investire nel canale on-trade, al fine di creare un posizionamento premium del nostro brand, ci sta ripagando - ha sottolineato Davide Grossi, amministratore delegato di Krombacher Italia - Il risultato ottenuto è figlio, prima di tutto, di una forte partnership con i nostri distributori che vivono Krombacher come la “loro” birra. A fine 2023 ne contiamo più di 50 che ci permettono di essere presenti in maniera capillare su tutto il territorio nazionale. Partnership esclusive che mirano alla formazione di una forza vendita qualificata che porti alla creazione di una cultura birraia basata sulla qualità, con l’obiettivo di mettere al centro di qualsiasi discussione il prodotto birra».

Lo scorso anno, infine, ha visto la luce il progetto “Taste Hunter”, iniziativa digital finalizzata alla valorizzazione della qualità della birra in abbinamento a piatti selezionati.