E dieci. Anche nel 2006, per il decimo anno consecutivo, Rigoni di Asiago archivia l’attività svolta con un significativo incremento delle vendite. L’azienda dell’Altopiano gestita dai fratelli Rigoni (Andrea, Antonio, Luigi e Mario) ha chiuso infatti gli ultimi dodici mesi facendo registrare un fatturato di 35 milioni di euro (+18% sul 2005). Non solo. Le previsioni per il primo trimestre 2007 indicano un’ulteriore crescita.

Con questi numeri Rigoni di Asiago si conferma, secondo le ultime rilevazioni Ac Nielsen, in testa alla classifica italiana delle vendite (per valore) di composte-marmellate, grazie al suo core business, la confettura biologica Fiordifrutta, che aveva scavalcato tutte le dirette concorrenti già nel secondo trimestre del 2006. Un risultato ancora più importante se si considera il fatto che la Rigoni di Asiago con un prodotto biologico precede aziende che commercializzano esclusivamente marmellate tradizionali.

“A questo punto – commenta l’amministratore delegato Andrea Rigoni - l’obiettivo è di chiudere il 2007 con 40 milioni di fatturato, incrementando la vendita non solo di Fiordifrutta, ma anche del nostro miele, di DolceDì, lo zucchero delle mele, e della crema spalmabile Nocciolata, tutti prodotti rigorosamente biologici. Obiettivo a nostro avviso raggiungibile perché il trend di crescita è costante. Per dare l’idea, ad Albaredo d’Adige, nel Veronese, dove nel 2006 abbiamo inaugurato il nuovo polo logistico, la cella frigorifero che ritenevamo dimensionalmente adeguata, circa 600 metri quadri, è già satura di frutta biologica surgelata destinata alla produzione. Quindi stiamo provvedendo ad aumentarne la capacità. Al riguardo, stiamo programmando un ampliamento delle attività ad Albaredo. Attualmente abbiamo coperto 2.700 metri quadri, ne abbiamo altri 12.600 a disposizione, quindi al più presto provvederemo a costruire un nuovo polo che avrà funzioni produttive, ma opererà anche nella trasformazione, soprattutto delle materie prime che provengono dalle nostre società di produzione agricola biologica in Bulgaria, e nel confezionamento. Questo nuovo centro sarà collegato a quello logistico già esistente”.

Nel 2006 anche l’export dei prodotti della Rigoni di Asiago è aumentato, tanto che oggi interessa il 7% del fatturato. Export che negli ultimi mesi è andato particolarmente bene in Danimarca, Paese estremamente ricettivo per i prodotti biologici.

“In Danimarca siamo “sbarcati” in forze negli ultimi mesi del 2006 - precisa Rigoni - e i primi responsi sono già molto positivi, sia a livello di vendite, sia di immagine, grazie anche a un’idonea strategia di internazionalizzazione messa a punto con lo studio dell’avvocato Emanuele Giordano di Vicenza. Siamo presenti nelle più importanti catene distributive, tra cui Coop Denmark, Dansk Supermarked e Supergross, che da sole rappresentano l’80 del mercato retail nel Paese, e nell’arco di qualche mese abbiamo fatturato 100 mila euro. Il nostro obiettivo è di triplicare già nel primo semestre 2007, grazie soprattutto a Fiordifrutta, in quanto una nostra analisi di mercato ha accertato che il 70% degli scandinavi esige sulle proprie tavole una marmellata di elevata qualità e il nostro prodotto corrisponde a questa loro aspettativa. La Danimarca rappresenta per noi una testa di ponte fondamentale per favorire poi l’espansione in Svezia, Finlandia e Norvegia”.

L’azienda, inoltre, è presente con i propri prodotti in Germania, Inghilterra e Francia. Piani industriali e commerciali sempre più vasti, dunque, per la Rigoni di Asiago, che però mantiene la coerenza di sempre in tema di sviluppo industriale e di prodotto ecocompatibile. “Nel 2007 - conclude l’ad - molta della comunicazione dei nostri prodotti naturali si sposerà con i temi ambientalistici, rafforzando, sotto questo aspetto, la partnership con il WWF”.