Non è chiaro se si tratta di un auspicio o se la loro è una previsione basata su elementi concreti. Sta di fatto che tra gli spedizionieri aerei, quelli che si occupano in particolar modo delle attività logistiche a supporto delle importazioni di merci provenienti dall’Oriente, come apparecchiature informatiche, audiovisive e telefonia mobile che hanno risentito della crisi in maniera non indifferente, si sta diffondendo la percezione che le cose possano rimettersi al meglio nella seconda parte del 2012.

Il cargo aereo proveniente dal Far East era andato relativamente bene per l’elettronica di consumo fino alla scorsa primavera, tanto da far presumere la fine delle difficoltà economiche per l’Italia sulla falsariga di quanto stava avvenendo nei paesi del Nord Europa.

A partire da settembre, invece, le cose erano tornate a peggiorare mettendo in crisi gli spedizionieri internazionali che si servono degli aerei per il trasporto delle merci. Una vera preoccupazione per loro in quanto le tariffe in import sono storicamente superiori a quelle in export sostenute dalle 3F del made in Italy (food, fashion, forniture; cibo, moda e arredamenti), il che sta da mesi mettendo in seria crisi l’equilibrio dei conti.

In sostanza solo la ripresa dei consumi interni può invertire la tendenza e rimettere a posto i bilanci aiutando tra l’altro la Sea, la Società Esercizi Aeroportuali che gestisce (oltre a Milano Linate) lo scalo di Malpensa, a rendere concreto il progetto di ampliamento della cargo city dove vorrebbe si trasferissero gli operatori logistici ora concentrati intorno a Segrate, nell’area Est del capoluogo lombardo.