Conad, che gestisce le private label centralmente dai suoi uffici nazionali di Bologna, coordina gli otto consorzi regionali tenendo conto di ciò che possono vendere sulla base delle azioni promozionali capaci di stimolare in questo periodo di difficoltà economiche le famiglie ad accogliere offerte che fanno leva sul prezzo.
In sostanza, gli esperti della Centrale Conad bolognese studiano i prodotti private label, selezionano i fornitori e stabiliscono i quantitativi da far produrre per soddisfare la domanda sulla base delle previsioni di vendita che ricevono dai buyer periferici. Nasce da qui il progetto collaborativo di Demand Management, elaborato insieme alla società di consulenza Gea, volto a combinare la produzione e la fornitura dei prodotti private label considerando le serie storiche delle vendite e gli ordini ricevuti dagli otto consorzi.
Considerando la piccola dimensione media degli ordini ai Cedi periferici e l’elevata concentrazione geografica dei fornitori di salumi e latticini in Emilia, si è deciso di realizzare qui la piattaforma nazionale, a poche centinaia di metri dal casello di Piacenza.
L’alta rotazione dei freschi private label si mostra particolarmente soggetta al palinsesto promozionale e accentua il problema dell’incrociare le serie storiche delle vendite con previsioni che tengano conto delle promozioni per ricavare stime da passare ai fornitori, in maniera tale da contribuire a rendere più semplice per loro produrre alzando al tempo stesso il livello di servizio agli associati.
L’evoluzione permessa dall’adozione del Demand Management ha determinato l’adeguamento dei processi interni e dei sistemi informativi, prima di natura esclusivamente amministrativa, attribuendo loro anche il compito di raccogliere le previsioni sugli ordinativi provenienti dalle cooperative territoriali per pianificare meglio i flussi logistici dei freschi private label tra i fornitori, l’hub di Fidenza e i 16 Cedi territoriali di destinazione. Nella foto confezioni di Grana Padano a marchio Conad pronti per la distribuzione nel magazzino centralizzato di Piacenza
In sostanza, gli esperti della Centrale Conad bolognese studiano i prodotti private label, selezionano i fornitori e stabiliscono i quantitativi da far produrre per soddisfare la domanda sulla base delle previsioni di vendita che ricevono dai buyer periferici. Nasce da qui il progetto collaborativo di Demand Management, elaborato insieme alla società di consulenza Gea, volto a combinare la produzione e la fornitura dei prodotti private label considerando le serie storiche delle vendite e gli ordini ricevuti dagli otto consorzi.
Considerando la piccola dimensione media degli ordini ai Cedi periferici e l’elevata concentrazione geografica dei fornitori di salumi e latticini in Emilia, si è deciso di realizzare qui la piattaforma nazionale, a poche centinaia di metri dal casello di Piacenza.
L’alta rotazione dei freschi private label si mostra particolarmente soggetta al palinsesto promozionale e accentua il problema dell’incrociare le serie storiche delle vendite con previsioni che tengano conto delle promozioni per ricavare stime da passare ai fornitori, in maniera tale da contribuire a rendere più semplice per loro produrre alzando al tempo stesso il livello di servizio agli associati.
L’evoluzione permessa dall’adozione del Demand Management ha determinato l’adeguamento dei processi interni e dei sistemi informativi, prima di natura esclusivamente amministrativa, attribuendo loro anche il compito di raccogliere le previsioni sugli ordinativi provenienti dalle cooperative territoriali per pianificare meglio i flussi logistici dei freschi private label tra i fornitori, l’hub di Fidenza e i 16 Cedi territoriali di destinazione. Nella foto confezioni di Grana Padano a marchio Conad pronti per la distribuzione nel magazzino centralizzato di Piacenza
