Il valore delle esportazioni di cibo, bevande e ortaggi irlandesi è aumentato del +4% raggiungendo, nel 2021, la cifra record di 13.5 miliardi, nonostante l'impatto negativo della pandemia e della Brexit sul commercio.

Secondo i dati dell'Export Performance and Prospects report 2021/2022 di Bord Bia, l'anno scorso l'Irlanda ha esportato giornalmente l'equivalente di quasi 37 milioni di cibo e bevande in più di 180 paesi in tutto il mondo.

L'Irlanda esporta circa il 90% dei propri prodotti e le performance dell’export si sono mantenute solide, considerando la pandemia da Covid-19 tutt’ora in corso e il fatto che il Regno Unito opera ora al di fuori dell'Unione Doganale dell'Ue. Nonostante ciò, il valore delle esportazioni di prodotti alimentari irlandesi è cresciuto del +2% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019.

Il settore lattiero-caseario, che valeva oltre € 5 miliardi lo scorso anno, rimane il compartimento export più ampio, seguito da carne e bestiame, che ha generato un export di oltre € 3.5 miliardi e dai PCF (Prepared Consumer Foods) che valevano più di 2.5 miliardi.

Bord Bia, l’ente governativo dedicato allo sviluppo dei mercati di esportazione dei prodotti alimentari, bevande e prodotti ortofrutticoli irlandesi, ha di recente pubblicato un ambizioso piano triennale per favorire ulteriormente la crescita delle esportazioni, ponendosi come obiettivo un aumento dell'11% del valore delle esportazioni nei settori lattiero-caseario, carne e bestiame, e del +14% nell’export di Pcf.

La sostenibilità è un tema centrale all'interno della nuova strategia e Bord Bia si impegna sempre di più a rafforzare i suoi ambiziosi standard, andando incontro sia alle sfide ambientali che alle richieste del mercato. Il programma Origin Green è determinante nel monitorare e guidare i miglioramenti nell’ambito della sostenibilità ambientale, dimostrando i risultati raggiunti dal paese ai consumatori di tutto il mondo.