Ancora relativamente in ritardo nella nostra Italia, le colonnine di ricarica delle auto elettriche sono la nuova frontiera del servizio al cliente nella vicina Francia.

Nissan – che con i modelli Leaf ed e-NV200 è particolarmente interessata allo sviluppo dell’infrastruttura - sta svolgendo, proprio nell’Esagono, un compito di “evangelizzazione”, con una serie di accordi con Cora e Ikea. Ma l’ultima, più importante intesa, è stata siglata con gruppo Auchan. A partire dal secondo semestre 2014 ben 130 stazioni di ricarica rapita verranno implementate in altrettanti parcheggi di supermercati e ipermercati dell’insegna.

Merito di un mercato che ha saputo favorire una completa deregulation nella vendita di carburanti: in Francia la gdo ha di gran lunga e da parecchio tempo, il primato nei prodotti per autotrazione. Ma merito anche del Parlamento. La recentissima «Legge Alur», che più in generale regolamenta l’urbanistica civile e soprattutto gli affitti, ha come corollario, infatti, tutta una serie di servizi che devono essere erogati capillarmente sul territorio. Il compito di sviluppare la rete delle colonnine elettriche è stato affidato proprio alla gdo. Da qui altre partnership, come quella fra Renault e Leclerc, o l’importante piano formulato da Système U.

Auchan, come del resto gli altri competitor, assicura in soli 30 minuti una ricarica delle batterie intorno all’80% e garantisce un’elevatissima compatibilità (circa il 90%) con tutti i modelli di vetture.

Insomma, contrariamente a quanto molti vorrebbero, le tecnologie ci sono già. Tutto il resto è gioco di lobby. E certamente la gdo francese non è una confraternita che conta poco nel ballo degli interessi contrapposti.