A livello mondiale il 78% delle imprese è coinvolto attivamente nell’abbattimento degli ostacoli alla parità di genere nelle posizioni di senior management. Il dato emerge dal rapporto ‘Women in business 2020’ di Grant Thornton International, primaria rete di servizi professionali assicurativi, fiscali e di consulenza, che ha raccolto le risposte di circa 10.000 vertici aziendali in 32 Paesi.

Secondo lo studio, nel 2020 le donne detengono il 29% delle posizioni di comando, la stessa quota registrata nel 2019. Nonostante questo, le società con amministratori delegati al femminile sono aumentate di 5 punti arrivando, a livello globale, al 20% rispetto al 15% dell’anno scorso.

In Italia le posizioni di punta (da amministratore delegato in su) occupate dalle donne nel 2020 hanno raggiunto il 23%, andando oltre la media mondiale e registrando un importante incremento sul 2019, anno in cui l’incidenza si era attestata al 15 per cento.

Più in generale, nel nostro Paese, le manager rappresentano il 28%, con una variazione positiva di 4 punti. Risulta in calo, in modo coerente, il peso di aziende prive di figure femminili nel livello senior, che ora si attesta al 18% contro il 34% del 2018.

Evidenzia Simonetta La Grutta, partner di Bernoni Grant Thornton: “In Italia si è osservato un apprezzabile incremento della percentuale delle donne in posizione apicale, una rimonta che mette il nostro Paese al 12° posto nella classifica mondiale, insieme a Francia e Stati Uniti. Meno soddisfacente, invece, il risultato delle rilevazioni, se si guarda al dato medio degli ultimi 3 anni, che passa, appena, dal 28 al 29 per cento”.

“Per vedere una maggiore rappresentativa di donne in posizioni chiave - afferma Roberta Cipollini, direttore di Ria Grant Thornton – gli orientamenti aziendali dovranno essere più determinati in questa direzione. Le politiche che garantiscono la valorizzazione della diversità di pensiero e di competenza nei tavoli decisionali, le pari opportunità nello sviluppo della carriera, la propensione al reclutamento e allo sviluppo di culture inclusive devono essere applicate e regolarmente rivalutate e misurate”.

Bisogna aggiungere che, sempre nell’ultimo anno, si riscontra un aumento di presenze femminili nel senior management grazie a una maggior trasparenza nelle organizzazioni, alla rendicontazione del divario retributivo di genere e al dibattito pubblico originato dal movimento #MeToo, il quale si oppone a molestie sessuali e violenza sulle donne, con una diffusione virale scatenata, a partire dall'ottobre 2017, dall'omonimo hashtag.

Secondo Grant Thornton è importante, questo è chiaro, continuare a incentivare azioni concrete, volte a eliminare le diversità di genere. Si tratta, infatti, di un cambiamento importante per ogni azienda poiché incoraggia differenti modi di pensare e mostra nuove opportunità di crescita: un atteggiamento fondamentale in un contesto economico mondiale in rapida evoluzione.