Come dare torto ai francesi? Loro che sono maestri (oltre che il secondo gruppo mondiale) del retail hanno fatto la scelta giusta: razionalizzare le insegne del Gruppo uniformandole in favore del marchio più forte e più importante, Carrefour appunto. Così, dalla fine della scorsa settimana – dopo alcuni test effettuati qua e là sul territorio – è iniziato anche nel nostro paese un processo di convergenza che porterà, entro il 2010, GS e Diperdì a trasformarsi progressivamente in Carrefour Market e Carrefour Express.

Il via a Milano
Il là a un progetto che, a regime, coinvolgerà quasi un migliaio di punti vendita con un impatto stimato su oltre 6 milioni di clienti a settimana, è stato dato dalla Lombardia. E in particolare da Milano, con il passaggio del supermercato GS di via Modena a Carrefour Market. Secondo quanto riferisce Carrefour Italia, in particolare, entro la fine dell’anno saranno oltre una settantina i punti vendita GS e DìperDì a cambiare insegna. L’anno prossimo il cambiamento verrà esteso a tutta la rete.

Fine di due insegne
La storia dell’insegna GS, oggi presente in 13 regioni italiane con oltre 300 super e 12 iperstore, è vecchia di quasi cinquant’anni. Inizia infatti a Roma e Milano nei primissimi anni Sessanta con alcuni punti vendita Generale Supermercati. Entrata a far parte di Sme (Gruppo Iri) nel 1966, passa di mano nel 1994, finendo nell’orbita dei Gruppi Benetton-Del Vecchio. Dal 2000 è stata acquisita da Carrefour. Più recente la storia del brand Diperdì. Nasce infatti nel 2001 come unico marchio-insegna per i supermercati di vicinato all'interno del Gruppo Carrefour-Gs. Oggi conta una rete di circa 600 punti vendita.

La strategia
Naturalmente, dietro la decisione da parte di Carrefour Italia di unificare l’offerta dei diversi format sotto un'unica insegna (sia pure declinata in Market ed Express nel caso dei supermercati e dei punti vendita di prossimità) non vi sono solo motivazioni riguardanti l’efficacia comunicazionale. «La convergenza delle insegne – si legge in una nota del Gruppo - rientra in un piano di riorganizzazione che porterà benefici sia in termini di razionalizzazione dei costi, sia prezzi al dettaglio ancora più competitivi».

Private label, convenienza e fidelity
Il progetto, in particolare, si basa su tre pilastri fondamentali. Il primo ha a che fare con l’offerta a marchio proprio, che a questo punto potrà essere presente in tutti e tre i format di vendita. Il secondo fa leva su prezzi più bassi, «in linea con la vocazione alla convenienza del marchio Carrefour». Il terzo sfrutta infine il lavoro svolto da Gs a livello di fidelity. Il programma fedeltà che ha visto già da anni lanciare con successo la carta SpesAmicaverrà esteso a tutti i formati di vendita al dettaglio di Carrefour in Italia.

La formula adottata
«Il progetto - dichiara Luca Catzola, direttore marketing del Gruppo Carrefour Italia – ha l’obiettivo di rispondere, con la “firma” Carrefour, a un’esigenza di sempre maggiore convenienza fortemente espressa dai clienti. Il comportamento del consumatore è cambiato, noi pensiamo in maniera irreversibile. Abbiamo analizzato questi cambiamenti per individuare una formula che potesse assecondare positivamente il mutamento in corso - incidendo sulla politica dei prezzi al dettaglio e mantenendo la qualità e i controlli - oltre che consentire al Gruppo di investire su un unico marchio e di focalizzare al meglio le proprie politiche commerciali per rispondere efficacemente a un momento di crisi dei consumi».