La notizia è di qualche giorno fa. Ma è già un caso e sta suscitando, tra operatori e non, polemiche e consensi. La fantasia e la creatività nel marketing, compreso quello applicato al mondo distributivo, rappresentano – si sa - preziose virtù, spesso indispensabili per avere la meglio sulla concorrenza. Quelle che hanno dimostrato di possedere i manager di Tigros, tuttavia, hanno un sapore a metà strada tra il geniale e il cinico.

I fatti sono presto detti.  La catena di supermercati varesina che fa capo alla centrale acquisti Agorà Network, in una frenesia distintiva di promozione e di fidelizzazione della clientela, ha pensato bene di lanciare un concorso destinato ai consumatori che ogni giorno frequentano i 59 punti vendita dislocati nella provincia lombarda mettendo in palio non un tv color, non un viaggio o un auto, ma un posto di lavoro. Anzi dieci assunzioni proprio nei supermercati del gruppo. Per vincere, è sufficiente fare acquisti per almeno 30 euro, compilare l’apposita cartolina di partecipazione e sperare nella buona sorte.

Che dire? Da un lato, volendo essere pragmatici, è sicuramente meglio offrire un posto di lavoro che uno scooter o una batteria di pentole . Dall’altro, la scelta di puntare su un tale “premio” – a nostro avviso – assume i contorni di un opportunismo di cattivo gusto. Il lavoro è una cosa sacra, sulla quale né si gioca né si scherza. Di mezzo c’è la dignità delle persone. E una trovata come quella dei Supermercati Tigros rischia di svilire a fini meramente mercatistici qualcosa che dovrebbe collocarsi su un piano diverso. Come minimo di maggiore serietà.

Le dieci assunzioni che la catena di Orrigoni Cedis ha messo in palio tramite lotteria, tra l’altro, pare che facciano parte di un programma di assunzioni più ampio. Meglio sarebbe stato – forse – procedere per vie tradizionali e dare libero sfogo alla fantasia per inventarsi iniziative di marketing che prestassero meno il fianco a legittime polemiche.

Idea per certi aspetti analoga a quella di Tigros proviene dal Centro Commerciale Ducale. Anche in questo caso la formula è quella del concorso, programmato dal primo settembre al 23 dicembre di quest’anno. Qui, però, al posto di un posto di lavoro si offre una casa, un «prestigioso bilocale di nuova costruzione in una zona residenziale vicino a Vigevano» si legge nei manifesti promozionali. La fantasia (e i budget), evidentemente, non ha confini. E pur dovendo riconoscere il valore oggettivo del premio, restano anche in questo caso le riserve sull’opportunità di sfruttare un tema delicato e importante come quello della casa a fini commerciali.