Adeguandosi alle possibilità offerte dalle più recenti soluzioni mobili (iPad e iTouch) i retailer stanno offrendo ai loro clienti un numero sempre maggiore di servizi tramite la rete internet e questi dispositivi tecnologici. Tutto ciò rende disponibile per la business intelligence un enorme quantità di dati sui consumatori e i loro comportamenti d’acquisto. In tale contesto il punto di forza delle soluzioni Microstrategy consiste nel legare insieme le informazioni provenienti da fonti differenti e presentarle in maniera chiara e di facile fruizione ai livelli aziendali coinvolti nelle fasi decisionali.

«I software Microstrategy – spiega Bernhard Webler  (Director of Retail,  Emea di Microstrategy) consentono di monitorare gli acquisti effettuati tramite i social media così come le fasi di shopping on line: vedere cosa i consumatori mettono nel carrello, se lo tengono lì oppure lo rimettono a posto sullo scaffale, che prodotti visionano e quali alla fine acquistano, quanto le campagne adv influenzano le loro scelte». Tutte queste informazioni provenienti da canali differenti possono essere utilizzate dal retail per pianificare le attività all’interno dei negozi tradizionali e capire quali anomalie risiedono dietro la l’esaurimento degli stock e le quantità di merci che rimangono invendute in magazzino.

«Scopo delle soluzioni Microstrategy – prosegue Webler - è infatti migliorare l’efficienza dei retail innalzando i profitti, riducendo le giacenze di magazzino ed evitando licenziamenti. Le nostre soluzioni contribuiscono al raggiungimento di tali obiettivi attraverso il controllo dei processi e fornendo così la capacità di capire perché un processo non funziona, e suggerire implicitamente come gestire, perpetuare nel tempo e infine ottimizzare tale processo».