Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 04 Maggio 2024 - ore 10:00
La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sancisce l’importanza del Consorzio Gragnano Città della Pasta, una realtà produttiva da 3.500 quintali di pasta al giorno e in crescita costante.
Il comparto delle IG italiane, secondo il Rapporto Ismea-Qualivita 2018, esprime i risultati più alti di sempre sui valori produttivi e, per la prima volta, supera i 15,2 miliardi di euro di valore alla produzione per un contributo del 18% al valore economico complessivo del settore agroalimentare nazionale.
Non un semplice manifesto in occasione dell'investitura, ma un monito forte per tutta l'economia del Paese, quello esposto da Ivano Vacondio, che sostituisce al vertice il collega, Luigi Scordamaglia. Per quanto il nostro food abbia spalle molto robuste, le incertezze e i rischi sono molti. Ecco quali.
L’Italia si conferma il primo Paese per numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg conferiti dall'Unione europea. I prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti al 31 dicembre 2017 sono 295 (4 in più sul 2016); tra questi, quelli attivi sono 285 (96,6% del totale).
Sandro Gozzi, direttore commerciale: "La qualità e la competenza di prodotto per noi significa tutto. Questo elemento, abbinato a una vasta gamma ci permette di soddisfare ben 61 Paesi, di cui il principale è rappresentato dagli Usa, che hanno un peso sul fatturato identico a quello dell’Italia".
Leo Bertozzi, segretario dell’associazione: "Nel contesto dei mercati internazionali i consorzi italiani riuniti in Aicig e nella rete internazionale Origin, fanno fronte comune, in particolare verso chi, come il Consortium for Common food names Usa, svolge continuamente azioni per la difesa di nomi generici. Una circo...
Un appuntamento incandescente quello organizzato dagli eurodeputati Paolo De Castro ed Elisabetta Gardini sul tema della corretta etichettatura dei cibi. Nel mirino le metodologie introdotte in Gran Bretagna e Francia.
Una cifra importante come target per i prossimi tre anni e anche una bella scommessa per il settore che deve giocare le sue carte sul versante dell'innovazione: qui a vincere sono un diverso rapporto con il consumatore, la collaborazione fra aziende e soprattutto la qualità a tutti i livelli.
I settori con il maggior numero di riconoscimenti di denominazioni europpe sono ortofrutticoli e cereali (110), formaggi (52), oli extravergine di oliva (45) e preparazioni di carni (41). Le regioni con più Dop e Igp sono Emilia-Romagna e Veneto: rispettivamente 45 e 38.
Il 14° rapporto sul mondo delle denominazioni di origine si arricchisce, quest'anno, con un'analisi dei canali di vendita. Il retail moderno si conferma l'asso pigliatutto. Bene anche per l'Horeca, che tuttavia ha quote modeste.
La temuta bocciatura dell’Ue che sarebbe potuta arrivare entro la mezzanotte del 13 ottobre, non è pervenuta, e il nostro esecutivo ha avuto implicitamente via libera. Allo stato attuale la nostra Penisola è, insieme alla Francia, la sola ad avere una legislazione di questo tipo all’interno dell’Unione. I primi comment...
Il Bel Paese è leader mondiale per numero certificazioni, con 805 prodotti iscritti nel registro Ue, di cui 282 food e 523 wine al 10 febbraio 2016. Nel corso del 2015 l'export è salito di 8 punti e i nostri consorzi hanno registrato ben 9 nuovi prodotti, più di tutti gli altri Paesi. Il ‘parco’ nazionale di alimenti a...