"Federvini esprime il suo apprezzamento per il messaggio del Ministro Catania in cui invita il settore a riesaminare e approfondire il sistema delle denominazioni e dei vini varietali. Avviare questo percorso significa infatti riflettere e affrontare in modo diverso il sistema di promozione dei nostri prodotti sui mercati internazionali. Federvini è favorevole all'avvio di questo processo di riflessione. Con i suoi associati la Federazione ha le esperienze per partecipare agli approfondimenti" ha dichiarato Lamberto Vallarino Gancia, Presidente Federvini, in chiusura del convegno inaugurale del Vinitaly 2013.

Il comparto vitivinicolo si conferma uno dei settori più dinamici e innovativi del sistema economico italiano, in grado di fronteggiare la difficile congiuntura economica con produzioni di sempre maggiore qualità e una costante ricerca di nuovi mercati di sbocco. Tuttavia occorrono continui sforzi per far fronte ad una concorrenza che viene da Paesi fino ad oggi rimasti ai margini del grande commercio internazionale.

È questo l’auspicio formulato da Lamberto Vallarino Gancia, Presidente Federvini, in occasione dell’inaugurazione della 47° edizione del Vinitaly. Prima ancora dei dati, positivi, sulla crescita dell’export, occorre sottolineare come l’intero comparto a livello di filiera allargata abbia raggiunto un valore complessivo di 50 miliardi di Euro, con oltre 340milaimprese coinvolte per 1,2 milioni di occupati.

“La dimensione industriale di questo settore è il successo di politiche ed investimenti culturali e di know how che hanno permesso di riscoprire molte tradizioni vitivinicole italiane che nei decenni si erano perdute” ha ricordato Gancia. Tuttavia la sfida si gioca molto sui mercati esteri dal momento che in Italia la domanda e la produzione sono costantemente in contrazione. La minore produzione della campagna 2012, che ha raggiunto i 39,3 milioni di hl, ha influito sul mercato dei prezzi che si è dovuto confrontare, da una parte, con la flessione della domanda interna e, dall’altra, con una lieve riduzione della domanda estera, in termini di volume.

Nel 2012 i prezzi medi all’origine e i prezzi medi alla produzione hanno registrato tendenze al rialzo. In linea generale, nell’ultimo trimestre 2012, i prezzi alla produzione dei vini comuni sono cresciuti del 23%, mentre i vini a denominazione del 9%. I prezzi al consumo hanno registrato un lieve incremento: per gli spumanti la variazione si è mantenuta entro l’1%, mentre per i vini si è assestata sul 5%.