Questi dati – come ha sottolineato il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, nell’ambito dell’Assemblea dei soci che ha proceduto, tra l’altro, al rinnovo del Consiglio di amministrazione dell’Ente – rappresentano il frutto di azioni combinate, nell’ambito delle quali il peso maggiore è rappresentato dal rispetto di quei piani produttivi nati dalla consapevolezza e dal bisogno di una crescita ordinata che generi un più stretto equilibrio tra produzione e capacità di assorbimento dei mercati internazionali.
“Un equilibrio – ha aggiunto Alai – che è la prima condizione per una valorizzazione del prodotto non generica, ma il cui risultato si misura nella stabilità e nella difesa dei redditi dei produttori, elemento sul quale si gioca il futuro del comparto e la sua capacità di investimento”.
“E’ su questo – ha proseguito il presidente del Consorzio – che dobbiamo continuare a lavorare, tanto più nel momento in cui è necessario intraprendere nuove azioni che tengano conto di situazioni assai diverse con le quali ci si misura in un contesto di pesante crisi economica, ovvero con un calo della capacità d’acquisto di molte famiglie italiane da una parte e, dall’altra, con mercati esteri che continuano a crescere a ritmi superiori al 7% annuo”.