La contraffazione dei cosmetici è diventata un fenomeno particolarmente attuale, anche in seguito ad alcuni recenti episodi di cronaca come i sequestri di confezioni di dentifrici.

Inoltre la contraffazione ha trovato nell’importazione cosiddetta parallela un terreno favorevole all’espansione. In Italia più di 120 milioni di euro (su un totale superiore a 8.700 milioni) provengono dal mercato parallelo, di questi 25 milioni relativi a dentifrici e 85 a profumi.

Unipro, l’associazione italiana delle imprese cosmetiche, ha proposto la creazione di un tavolo tecnico contro la contraffazione dei cosmetici che coinvolgerà in un’attività comune e condivisa autorità istituzionali, industria e altre istanze sociali. L’obiettivo è quello di sviluppare soluzioni specifiche di contrasto alla contraffazione dei prodotti cosmetici mediante la definizione delle modalità operative, l’individuazione di carenze normative e il coinvolgimento dei soggetti interessati nella lotta al fenomeno.

“Il tavolo tecnico di confronto contro la contraffazione dei prodotti cosmetici è il fondamentale passo avanti verso il contrasto efficace di una pratica illegale - afferma il presidente di Unipro Fabio Franchina - che mette a rischio la salute dei cittadini, oltre che arrecare un grave danno a tutta la filiera della cosmetica, dall’industria alla distribuzione commerciale”.

“Il fenomeno che investe anche il settore dell’industria cosmetica - commenta Antonello Colosimo, vice alto commissariato per la lotta alla contraffazione - deve essere trattato con metodi di contrasto e norme simili al settore del farmaco. Occorre però, rivisitare tutta la normativa affinché si abbiano presenti anche i danni resi alle industrie produttrici di cosmetici. Stiamo lavorando a un testo unico per la tutela della proprietà industriale intellettuale”.