Rafforzare il posizionamento del brand e trasmetterne l’identità attraverso un piano di sviluppo che coinvolge tre differenti aree: il prodotto, la distribuzione e la comunicazione. E’ questo il progetto per il 2009 di The Bridge che nel suo quarantesimo anno di attività decide di puntare sul rinnovamento rispetto al passato e sull’innovazione.

Innovazione che prevede lo sviluppo di nuove collezioni dedicate in particolar modo al mondo femminile e al tema del viaggio. “Le borse da donna costituiscono un segmento strategico all’interno del mondo The Bridge, un mercato che attualmente rappresenta il 30% del nostro fatturato - dichiara Giuseppe Monserrato, nuovo managing director di The Bridge -. Rispetto alla filosofia di “elegante funzionalità” che da sempre contraddistingue la produzione per l’uomo, per le borse da donna si cercherà di strizzare l’occhio alla moda arricchendo di maggiore contemporaneità e glamour le collezioni esistenti, senza ovviamente dimenticare la sobrietà e l’alta qualità che appartengono al dna del marchio”. Il concetto di prodotto legato al viaggio ha invece portato allo sviluppo di Wayfarer, una linea destinata in modo particolare ad un pubblico giovane ma sempre in grado di unire funzionalità e leggerezza.

Presente in oltre 700 punti vendita in Italia, The Bridge è un marchio che necessita di rafforzare ulteriormente la propria visibilità. “Quello delle pelletterie è indubbiamente un canale nobile e nel quale noi continuiamo a puntare - afferma Monserrato -, ma il nostro obiettivo è quello di espanderci ed entrare anche in altri canali che possano enfatizzare e continuare a rappresentare nel migliore dei modi il nostro brand”.

Quella del centro commerciale in Italia sembra ancora una strada lastricata di dubbi, ma non da escludere. Il marchio è infatti già presente in alcuni centri del nostro Paese. Sono però diversi gli elementi che l’azienda deve valutare attentamente prima di ingresso in un centro commerciale: dal bacino di utenza alla tipologia di punto vendita fino al profilo degli altri marchi presenti. “Si tratta indubbiamente di un canale molto promettente per quanto riguarda il flusso di traffico generato - spiega Monserrato -, ma il timore è quello di perdere un po’ di caratterizzazione e di esclusività, oltre ad avere difficoltà a comunicare i valori del prodotto e l’immagine dell’azienda, con una conseguente dispersione di quello che vuole invece essere il nostro messaggio”.

Diverso invece il discorso per i 20 monomarca presenti sul territorio nazionale - tre dei quali di proprietà -, che permettono di rappresentare al meglio l’immagine dell’azienda e sviluppano circa il 12% del giro d’affari. Già presente in città strategiche e dall’alto potenziale come Torino, Roma, Bari e Palermo, The Bridge inaugurerà nel primo semestre del 2010 un punto vendita anche a Milano che avrà la funzione di vetrina per tutta l’Europa. Il piano di espansione prevede infine una ristrutturazione della rete distributiva e uno sviluppo dei negozi   nell’area del centro nord.

Dei 36 milioni di euro di fatturato dello scorso anno, il 30% proviene dalle attività all’estero. The Bridge è infatti presente con partnership commerciali nella maggior parte dei Paesi europei ed in alcuni paesi asiatici. I progetti per il prossimo triennio sono rivolti da un lato al consolidamento delle quote di mercato nei paesi europei in cui il marchio è già presente in modo massiccio, come Germania, Gran Bretagna ed Europa del Nord. Dall’altro prosegue invece il processo di sviluppo nelle regioni dell’Europa orientale, ritenute promettenti e dall’alto potenziale.

Per i mercati esteri è prevista a volte la realizzazione di collezioni specifiche, ma si tende soprattutto a fare una selezione della gamma in base ai gusti e alla caratterizzazione del singolo mercato. “Il nostro principale obiettivo resta quello di portare all’estero il brand nella sua totalità - precisa Giuseppe Monserrato -, anche se a volte si rendono necessarie delle modifiche alle produzioni standard”.

Il piano di sviluppo prevede infine una campagna stampa su periodici e settimanali femminili e maschili, che in questa prima fase - maggio e giugno - si è basata sostanzialmente sulla realizzazione di pubbliredazionali. “La nostra intenzione è quella di celebrare i 40 anni di successi di un’azienda attraverso il racconto di una storia fatta di autenticità, tradizione e amore per il prodotto”, conclude Monserrato. A ottobre e novembre sarà invece lanciata sempre su stampa una campagna dal tema specifico, la percezione cioè del prodotto come un’estensione di se stessi. Il messaggio vuole infatti enfatizzare il concetto che lega il prodotto al consumatore, un prodotto non irraggiungibile ma vicino alla quotidianità.