Gli obiettivi sono ambiziosi ma il lavoro svolto nel corso degli anni pare aver gettato solide basi per poterli raggiungere senza particolari difficoltà. Si può sintetizzare così l’attività passata e futura di Burger King, l’azienda che dal 1999 ad oggi ha aperto in Italia 57 sedi, di cui 2 di proprietà e 55 gestite in franchising.
Ed è proprio la formula vincente dei franchisee che la catena di hamburger restaurant continuerà ad adottare per il proprio piano di sviluppo “che prevede – afferma Juan Olave, general manager di Burger King Italia – di portare a circa 160 il numero dei punti vendita sparsi sul territorio italiano entro cinque anni”. Verrebbe così ulteriormente ampliata la rete Burger King, che oggi conta oltre 11.800 ristoranti.
Ma chi sono i franchisee? Il loro profilo medio è rappresentato da aziende e persone fisiche con possibilità di investimento e volontà di diversificare la propria attività, alle quali Burger King offre supporto e formazione continua. “In Italia - fa sapere Olave – i franchisee sono ben 25 e due anni fa erano solamente 10. La richiesta è quindi aumentata e ora il numero dei franchisee è addirittura in esubero rispetto alle nostre esigenze”.
Attualmente l’Italia rappresenta il quarto mercato più importante d’Europa per Burger King e la strategia di sviluppo prevede nuove aperture in diversi canali: dalle multisala ai centri cittadini, dalle aree autostradali ai centri commerciali. Stiamo parlando di una strategia ben supportata dai risultati che la catena ha registrato nell’anno fiscale 2009: +6% delle vendite sul 2008.
Ma lo sviluppo di Burger King si basa anche su innovazione, ampiezza dell’assortimento e licensing.
Nel corso dell’ultimo anno fiscale Burger King ha anche avviato un progetto di remodelling dei ristoranti, puntando molto sul design e giocando sull’abbinamento dei materiali più diversi come legno, ceramica e cemento.
Per quanto riguarda l’offerta i punti di forza della catena si confermano i prezzi contenuti e gli hamburger grigliati alla fiamma. Fondamentali anche le promozioni dedicate sia agli adulti – come quella per l’hamburger Bbq Tendercrisp – che ai bambini.
Ed è proprio la formula vincente dei franchisee che la catena di hamburger restaurant continuerà ad adottare per il proprio piano di sviluppo “che prevede – afferma Juan Olave, general manager di Burger King Italia – di portare a circa 160 il numero dei punti vendita sparsi sul territorio italiano entro cinque anni”. Verrebbe così ulteriormente ampliata la rete Burger King, che oggi conta oltre 11.800 ristoranti.
Ma chi sono i franchisee? Il loro profilo medio è rappresentato da aziende e persone fisiche con possibilità di investimento e volontà di diversificare la propria attività, alle quali Burger King offre supporto e formazione continua. “In Italia - fa sapere Olave – i franchisee sono ben 25 e due anni fa erano solamente 10. La richiesta è quindi aumentata e ora il numero dei franchisee è addirittura in esubero rispetto alle nostre esigenze”.
Attualmente l’Italia rappresenta il quarto mercato più importante d’Europa per Burger King e la strategia di sviluppo prevede nuove aperture in diversi canali: dalle multisala ai centri cittadini, dalle aree autostradali ai centri commerciali. Stiamo parlando di una strategia ben supportata dai risultati che la catena ha registrato nell’anno fiscale 2009: +6% delle vendite sul 2008.
Ma lo sviluppo di Burger King si basa anche su innovazione, ampiezza dell’assortimento e licensing.
Nel corso dell’ultimo anno fiscale Burger King ha anche avviato un progetto di remodelling dei ristoranti, puntando molto sul design e giocando sull’abbinamento dei materiali più diversi come legno, ceramica e cemento.
Per quanto riguarda l’offerta i punti di forza della catena si confermano i prezzi contenuti e gli hamburger grigliati alla fiamma. Fondamentali anche le promozioni dedicate sia agli adulti – come quella per l’hamburger Bbq Tendercrisp – che ai bambini.
