Anno positivo per Candy che nel 2007 ha registrato un fatturato di 1.115 milioni di euro, in crescita del 6%, e una produzione che è salita del 15%, soprattutto nel settore degli elettrodomestici da incasso. Gli investimenti nell’innovazione di prodotto e di processo sono aumentati del 14% arrivando a 42 milioni di euro.

La mission del gruppo è incentrata sul raddoppio del fatturato proveniente dall’incasso entro il 2010. Un settore in continua evoluzione che cresce nei principali mercati internazionali, grazie anche alla forte immagine del design dei mobili italiani per la cucina e che si evolve con maggiore rapidità rispetto a quello degli altri elettrodomestici, registrando i migliori tassi di crescita.

E’ sulle due marche Hoover e Candy che si declina la mission di Candy Group. Hoover sarà la protagonista nel rafforzamento della copertura del mercato europeo che dovrebbe portare al raggiungimento del raddoppio del fatturato. Il brand si caratterizza per la tecnologia d’avanguardia, il design innovativo, la ricerca di nuovi materiali e la funzionalità, in un’ottica sempre più verde, oltre che per il suo posizionamento nella fascia medio-alta e alta del mercato.

L’impegno di Candy Group nell’incasso si manifesta anche nel Centro Stile Built-in a Brugherio diretto da Christophe Collet. Gli obiettivi che si pone il Design Center sono: rinforzare il brand language, creare valore intorno alla marca, re-inventare il prodotto e la materia con cui vengono costruiti gli elettrodomestici. I nuovi prodotti e i nuovi concept realizzati al centro stile privilegiano il design ma non tralasciano la funzionalità, a dimostrazione del fatto che le soluzioni più innovative sono il risultato dell’integrazione armonica tra creatività e tecnologia.

Alla mission si affianca l’interesse di Candy verso le problematiche verdi e l’espansione all’estero. Dall’anno 2000 sono in atto, nei siti industriali Candy Group, programmi per diminuire i consumi di energia e acqua con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 e altre sostanze organiche volatili nell’atmosfera. A conferma di questo impegno l’azienda ha ricevuto la certificazione Carbon Footprint da un ente inglese che misura le emissioni di anidride carbonica delle attività industriali e aziendali per determinare l’impronta energetica ai fini della loro riduzione e compensazione.

Per quanto riguarda l’internazionalizzazione l’azienda punta ad aumentare il perimetro dei mercati in cui opera con investimenti in Russia, Cina, Turchia, Argentina e Dubai. Prosegue quindi l’attività di accordi con i produttori locali, come quello siglato in Argentina per la produzione di 100.000 lavabiancheria frontali e con carica dall’alto. Per meglio presidiare commercialmente l’area Asia-Pacifico è stata inoltre aperta la filiale di Hong Kong.