Nonostante il quadro economico generale non particolarmente favorevole La Doria continua a registrare un trend in crescita sia sul mercato italiano che su quello estero.

Nei primi nove mesi del 2008 l’azienda agroalimentare di Angri, in provincia di Salerno, ha infatti registrato un fatturato pari a 334,7 milioni di euro, in aumento di ben 9 punti percentuali rispetto ai 304,7 milioni dello stesso periodo del 2007.

Il trend positivo è legato a due fattori principali. Da un lato si assiste, infatti, all’incremento consistente dei volumi di vendita dei legumi e dei derivati di pomodoro, grazie sia all’acquisizione di nuovi clienti che al rafforzamento delle posizioni con clienti già acquisiti. Nello specifico, la linea legumi e vegetali in scatola ha fatto segnare un +20% e un fatturato di 69 milioni di euro, mentre i derivati di pomodoro hanno generato 98,2 milioni di euro di ricavi con un incremento dell’11,2%.

Ma è stata anche l’espansione estera a garantire un vero e proprio slancio al giro d’affari di La Doria. I mercati esteri hanno fatto segnare un +13%, grazie alla crescita continua di Gran Bretagna (+10,7%), Australia e Nuova Zelanda, il mercato più giovane, dove le vendite sono raddoppiate del 73,3%.

Inoltre “I nostri prodotti – dichiara Antonio Ferraioli, amministratore delegato di La Doria -, che rappresentano delle commodities e sono per l’87% a marchio del supermercato beneficiano del generale trend di crescita delle private label sia in Italia che all’estero, legato alla crescente attenzione dei consumatori all’allocazione del reddito”.

I risultati positivi dei primi nove mesi dell’anno spingono l’azienda a prevedere un tasso di crescita superiore al 15% nel 2009, grazie principalmente al rafforzamento del gruppo nel mercato estero dei legumi, all’innovazione di prodotto e a uno scenario dei derivati del pomodoro particolarmente favorevole.