I consumi di alimenti biologici in Italia rappresentano circa l'1,5% della spesa alimentare e, secondo le rilevazioni Ismea relative ai primi quattro mesi del 2011, si conferma il trend positivo registrato l'anno precedente (+11% nel 2010).

I dati sono stati presentati al congresso nazionale Aiab, Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica, che si è tenuto la scorsa settimana al centro congressi di via Corridoni a Milano. Al successo del biologico ha contribuito senza dubbio anche la nascita e il consolidarsi di canali di distribuzione alternativi alla Gdo che negli ultimi 6 anni sono cresciuti del 76,4%.

Dal 2005 al 2010 i gruppi di acquisto solidale hanno infatti registrato un incremento pari al 234%, passando dai 479 gruppi del 2008 agli attuali 742, distribuiti per il 60% al Nord, per il 28% al Centro e per il 12% al Sud e nelle Isole.

In crescita del 25% anche la vendita diretta (nel 2008 si contavano 1.943 realtà, oggi sono 2.421) e i mercatini bio che registrano un incremento del 20% dal 2005. L'e-commerce segna un +38%, con i siti internet di prodotti bio dedicati passati da 110 a 152.