Che la sostenibilità ambientale sia un tema cui l’opinione pubblica è sempre più sensibile è cosa nota. Meno facile è capire quanti siano gli italiani che sanno cosa si intenda per sviluppo sostenibile e che, nella vita di tutti i giorni, vogliano sviluppare atteggiamenti ecosostenibili. Per saperne qualcosa di più ci viene in aiuto l’interessante indagine condotta da Gfk Eurisko per Fondazione Sodalitas sul tema della filiera sostenibile (e riproposta in occasione della recente Sustainability Conference organizzata da Sap). La ricerca è volta a esplorare percezioni e valutazioni sia delle imprese che dei consumatori rispetto alla sostenibilità in tutte le sue accezioni.

Dallo studio, emerge subito un dato sorprendente: mentre i consumatori sono sempre più consapevoli dell’impatto ambientale e sociale dei prodotti che acquistano, dimostrando grande interesse in un’informazione puntuale che guidi i loro criteri di scelta e di utilizzo, le aziende paino, invece, più impegnate a ‘fare’, ma ancora troppo deboli sul piano comunicativo, forse perché non del tutto convinte, a tutt’oggi, della rilevanza della sostenibilità per i consumatori.

Più nel dettaglio, in base alle interviste effettuate da Gfk Eurisko su circa 500 consumatori, è emerso che, benché solo il 27% circa delle persone contattate manifesti una consapevolezza elevata del concetto di sostenibilità e se ne serva per orientare i propri acquisti, la maggior parte degli italiani si sta comunque indirizzando verso comportamenti di consumo più attenti alla sostenibilità.

I nostri connazionali, inoltre, si dichiarano disponibili a fare di più in favore dell’ambiente. In particolare, ben il 73% dei consumatori interpellati nel sondaggio è pronto ad assumere atteggiamenti più responsabili e green-oriented. Il dato è particolarmente rilevante se confrontato con quello delle aziende, dove solo il 76% delle imprese rispondenti si definisce pronto ad essere più green, per 3 punti percentuale di differenza rispetto al dato fatto registrare dal campione di privati cittadini. Le aziende, quindi, dovrebbero considerare con maggior attenzione questa nuova tendenza eco attenta dell’utenza, fino ad oggi troppo sottovalutata.