L’affermazione dei mercati degli agricoltori a chilometri zero sta facendo emergere in Italia tre chiare linee di tendenza come la ricerca della combinazione ottimale tra qualità, sicurezza e prezzo, la percezione della responsabilità sociale e ambientale che ha ogni atto di acquisto e il rapporto tra il cibo e il territorio con il riconoscimento del valore che ha l’identità locale delle produzioni.
Nel marzo 2011 sono saliti a 715 i mercati degli agricoltori di Campagna Amica aperti. I prodotti più acquistati sono nell’ordine la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i biscotti e i legumi, con una spesa media di circa 26 euro per visita.
Estremamente elevato il grado di soddisfazione che è alto per il 75% degli acquirenti, medio per il 20% mentre solo per il 2% è basso ed un 3% non risponde. Il giudizio positivo - sostiene la Coldiretti - è confermato dal fatto che ben il 91% dei clienti è propenso a consigliare questa forma di acquisto ad altri, con il passaparola che è stato fino ad ora l’unica forma di “pubblicità” adottata per far conoscere i mercati.
Nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica - si trovano prodotti locali del territorio che non devono affrontare lunghi trasporti con mezzi inquinanti, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo.