Dalle rilevazioni dell’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (dato riferito a settembre 2011), sembra che il settore nel suo complesso stia mantenendo le proprie posizioni (+ 0.8% totale) e alcuni dei comparti “storici” del surgelato (vegetali ed ittico ma anche il segmento pizze) continuino a muoversi con buona incidenza.

Per i vegetali il dato interessante riguarda i prodotti preparati (+ 11%) ai quali i consumatori riconoscono un valore oggettivo che prescinde dal prezzo. Il comparto ittico sta offrendo ottime performance (+ 4.5% globale), a testimonianza del fatto che anche in un difficile momento economico gli italiani non rinuncianon al consumo di pesce ma si indirizzano con fiducia verso l’offerta del surgelato, entrato ormai nelle loro abitudini alimentari.

Ulteriori dati sembrano illuminanti in tal senso: il segmento del pesce naturale cresce del 7%, quello del mollame e crostacei del 3% ma anche il panato e pastellato regala soddisfazioni ai produttori, con un dato positivo del 3%.

Il segmento delle pizze e snacks mostra ancora una volta segnali estremamente positivi: il dato globale del + 6.5% testimonia un consumo non emergenziale ma ormai ben radicato; a riprova di ciò segnaliamo il comparto delle pizze grandi in progresso di oltre il 7.0%.

Se si tiene conto che in Italia il consumo pro - capite di prodotti surgelati è tra i più bassi d’Europa (13,80 kg); ben si comprende come le potenzialità di crescita siano ancora piuttosto elevate, sebbene nel nostro Paese l’offerta globale del fresco sia sicuramente molto più alta di quella rintracciabile nei principali Paesi europei.