Il mercato dell’ottica, nei principali paesi europei (Italia, Spagna, Germania, Francia), chiude il 2011 con un giro d’affari di oltre 15 miliardi di euro e registra una crescita dell’1,9% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dai dati del Panel ottici, presentati da GfK Retail and Technology Italia,  in occasione di MIDO, e relativi a occhiali da sole, montature, lenti oftalmiche, lenti a contatto e liquidi per lenti a contatto.

Nel 2011, la Germania registra la performance migliore con un +4,5% di vendite a valore, seguita da Spagna (+1,5%) e Francia (+1,0%). È invece stabile l’Italia con un +0,2% rispetto all’anno precedente.

Nonostante la situazione macro economica sfavorevole ad un prodotto considerato spesso accessorio, il mercato europeo degli occhiali da sole chiude l’anno con +5,3% a valore, in contrasto rispetto alle tendenza negative del 2010. Le particolari condizioni climatiche dell’ultimo anno in Europa e il boom di vendite in Germania sono stati fra i fattori che hanno inciso positivamente in questo segmento.
                         
Cresce anche il mercato a valore delle montature (+1,9%), il secondo comparto più importante per fatturato nel settore dell’ottica. A sostenerlo è stato il successo di una particolare tipologia di occhiali, quelli maschili con montatura spessa/bold in plastica.  

Le lenti oftalmiche, che nel 2010 avevano trainato l’intero mercato europeo, mostrano invece un rallentamento: registrano un trend a valore di +1,3% contro il 2,8% dell’anno prima. Questa dinamica è legata principalmente all’andamento dell’Italia che, dopo un anno particolarmente positivo (+4,9% nel 2010), chiude il 2011 in flessione.

Il mercato delle lenti a contatto conferma il trend positivo, già registrato l’anno scorso, e chiude il 2011 con un aumento in valore del +1,6%. Motore della crescita sono le lenti a contatto giornaliere che arrivano a generare più del 30% del fatturato di questo mercato.   Infine, il mercato europeo dei liquidi per lenti a contatto nell’anno solare 2011 cresce dell’1,2%, dopo un anno non particolarmente florido (-1,2% nel 2010).