In Lombardia la spesa per i beni durevoli è calata, nel corso del 2011, del 6% (in linea con la media nazionale, che si è attestata al 6,1%) nonostante sia stato registrato un incremento degli acquisti per la casa. La contrazione è dovuta principalmente al ridimensionamento della spesa degli elettrodomestici bruni, in calo del 28,4%.

La popolazione lombarda, lo scorso anno, ha limitato gli acquisti anche per quanto riguarda le auto (le vendite di vetture nuove hanno subito, infatti, un calo dell’11,1%, a differenza di quelle usate che hanno segnato un +4,2%), le moto (in calo del 4,1%) e i mobili, in flessione dello 0,8% rispetto al 2010.

Per quanto riguarda il settore degli elettrodomestici, quelli bianchi hanno registrato una contrazione del 5,1% con vendite pari a 668 milioni di euro, così come quelli bruni, le cui vendite sono scese in seguito all’esaurirsi dello stimolo legato al passaggio al digitale terrestre, avvenuto in buona parte nel 2010. Contrazione che si è ripetuta anche nel comparto dei prodotti informatici (-8,4%).

Per quanto riguarda lo stato d’animo dei consumatori nei confronti della situazione economica attuale, gli intervistati si dicono per lo più sfiduciati e impotenti. Nel Nord-Ovest, in particolare, l’80% del campione afferma che il panorama economico generale si è aggravato rispetto al 2010, anche se un consumatore su quattro ha dichiarato di non aver ridotto, comunque, le proprie spese.

In prospettiva futura il 46% degli intervistati, il quale ritiene che la situazione economica non tornerà come quella di prima, dichiara di voler modificare il proprio modus vivendi, evitando sprechi e ponderando le spese. La ricerca, inoltre, evidenzia come i consumatori più abbienti continuino ad acquistare prodotti di fascia alta (magari riducendone la frequenza), mentre i meno abbienti siano costretti a ripiegare su prodotti di fascia più bassa.