Dopo i preoccupanti risultati ottenuti nel 2009 e nel 2010, anche lo scorso anno il settore italiano dell’Ict ha registrato un calo del 3,6% con la più forte flessione registrata dall’Information Technology (-4,1%). Per il 2012, inoltre, è previsto un ulteriore periodo di sofferenza del mercato, anche se con un lieve recupero (-2,3%).

Come emerge dai risultati del Rapporto Assinform, elaborato con l’agenzia NetConsulting, nel corso del 2011 l’Italia ha peggiorato il proprio livello rispetto agli altri Paesi europei, seconda soltanto alla Spagna dove il mercato It è sceso del 5,3%. In crescita, invece, le performance di Francia (+0,3%) e Germania (+2,3%), con una media Ue di +0,5%.

Dati incoraggianti sembrano provenire dall’economia digitale, basata sulla leggerezza dei budget e delle tecnologie propri del web e del cloud: per quanto riguarda la nuova divisione Global Digital Market, infatti, emergono alcuni segmenti del mercato Ict in crescita, tra cui quello “software e soluzioni Ict” (+1,2%) e quello relativo ai contenuti digitali e alla pubblicità online (+7,1%).

Per quanto riguarda l’andamento della domanda, è stato registrato uno spostamento verso le tecnologie che valorizzano il web e i contenuti: al calo delle richieste di pc, laptop e cellulari, infatti, risponde l’incremento della domanda delle smart tv (+92%), dei tablet (+125%) e degli e-reader (+719%).