Nel primo semestre 2011 il valore del mercato dei TCG (Technical consumer goods), monitorato da GfK TEMAX Italy, ammonta a 8,8 miliardi di Euro.

Il trend positivo del settore telefonia (+3,3%), dovuto principalmente alla continua crescita degli smartphone, e la stabilità del settore informatica (+0,1%), sostenuta dalle vendite di web book (i cosiddetti “Tablet”), non riescono a risollevare il mercato italiano dei technical consumer goods, che nel complesso si presenta fortemente negativo. Tutti gli altri settori infatti sono segnati da una netta contrazione: piccoli elettrodomestici e home comfort (-1,1%), fotografia (-11,1%), grandi elettrodomestici (-12,3%), office equipment (-15,0%) e elettronica di consumo (-30,1%).

Dopo trimestri fortemente negativi e un inizio anno piuttosto stabile, il se-condo trimestre 2011 mostra la prima impennata nel giro d’affari del settore telefonia, che tocca quota 736 milioni di euro (+3,3%).

Gli smartphone insieme agli accessori per i prodotti di telefonia mobile sono i prodotti chiave che guidano la crescita di questo mercato, riducendo l’impatto negativo del calo delle vendite di cellulari sul turnover complessivo del settore.

In particolare sono gli smartphone che utilizzano il sistema operativo Android a contribuire in maniera consistente all’andamento positivo del mercato, grazie soprattutto al lancio di nuovi modelli con posizionamento di prezzo medio-basse.

L’informatica, settore da 751 milioni di euro nel secondo trimestre 2011, ricalca i risultati ottenuti nello stesso trimestre dello scorso anno (+0,1%).
Il mercato più importante, quello dei notebook, seppure cresca a volume non porta significativi contributi al valore del mercato; questo perché il prezzo medio continua a scendere sotto la pressione di numerose promozioni in tutte le principali insegne distributive. In calo anche le vendite di netbook e PC fissi.  Unico prodotto a risollevare il trend del settore, altrimenti negativo, è quello dei web book (a un anno dal lancio dell’Ipad in Italia, seguito da numerosi altri modelli), che sembrano aver conquistato le preferenze dei consumatori.

Il settore dei piccoli elettrodomestici, con un giro d’affari di 349 milioni di euro, chiude negativamente il secondo trimestre 2011 (- 1,1%); un risultato in contrasto con un primo trimestre che, sulla scia delle ottime performance del 2010, aveva realizzato un +4,7%. Prodotti storici come aspirapolvere e ferri da stiro, pur continuando a registrare trend positivi, hanno sofferto per un calo delle vendite nel mese di aprile. Lo stesso vale per le macchine da caffè espresso, per le quali si assiste ad una continua flessione del prezzo medio. Stabile il mercato della “rasatura” grazie all’apporto positivo degli epilatori a luce pulsata che compensano le performance poco brillanti dei mercati dell’epilazione classica e della rasatura uomo. Segnali positivi invece si continuano a raccogliere dai prodotti per la “preparazione dei cibi” per i quali continua la crescita, anche se in misura meno accentuata.

La fotografia chiude il secondo trimestre del 2011 con un giro d’affari pari a 156 milioni di euro e un trend fortemente negativo del -11,1%.  Il momento non è dei più felici per il settore, soprattutto alla luce del fatto che i mesi di maggio e giugno sono solitamente periodi di alta stagionalità per le fotocamere.

Il secondo trimestre del 2011 conferma l’andamento negativo già evidenziato nei primi 3 mesi dell’anno: con un giro d’affari di 901 milioni di euro, il settore grandi elettrodomestici chiude a –12,3%.  La flessione è particolarmente condizionata dalla presenza, nel corrispondente periodo del 2010 col quale ci confrontiamo, degli incentivi fiscali, i quali hanno costituito una significativa spinta positiva per l’intero settore, soprattutto per il segmento built-in.

Nel secondo trimestre 2011 il valore del settore office equipment & consumabili ammonta a 435 milioni di euro con un calo del giro di affari del -15,0%. I dispositivi di stampa registrano un risultato fortemente negativo. L’unico segmento che si mantiene stabile è quello delle stampanti multifunzione laser color.  Parlando invece di cartucce, il segmento “non genuine” (cartucce compatibili non commercializzate dal produttore della stampante stessa) vede un significativo incremento dovuto a un posizionamento di prezzo più accessibile.

L’andamento delle vendite del settore elettronica di consumo è caratterizzato, nel secondo trimestre del 2011, da un trend molto negativo (-30,1%), con un giro d’affari che si attesta intorno ai 901 milioni di euro.

Questa contrazione nel fatturato, presente in quasi tutti i gruppi di prodotto, è da considerarsi quasi fisiologica, visto il confronto con i trend estremamente positivi registrati nel 2010, tra Mondiali di calcio e, soprattutto, passaggio al digitale terrestre di regioni come Lombardia e Piemonte a maggio 2010.  Sono infatti i prodotti chiave delle scorso anno (televisori, decoder e accessori per la tv digitale) a contribuire in maniera più negativa alle performance dell’intero settore.